LA STORIA di un Fuscaldese

La storia dell’Amaro Rustock è intrecciata con il coraggio e l’eroismo di mio nonno Nicola, un uomo che ha vissuto momenti cruciali della storia italiana durante la Seconda Guerra Mondiale. Il suo viaggio iniziò da carabiniere a guardia del corpo del re Vittorio Emanuele III di Savoia, ma il suo destino lo avrebbe portato su un sentiero molto diverso.
Nel 1943, con la caduta del regime fascista e la firma dell’armistizio a Cassibile, l’Italia si trovava a un bivio. Gli alleati anglo-americani avevano appena occupato la Sicilia, e il paese era immerso nel caos e nell’incertezza. In questo contesto, mio nonno Nicola prese una decisione audace: lasciare il suo incarico di carabiniere per unirsi alla resistenza partigiana in Calabria, nella sua terra natale.
Il coraggio di Nicola si manifestò subito. Si addestrò nelle tecniche di guerriglia e sabotaggio, divenendo rapidamente un elemento chiave nelle operazioni contro le forze naziste che occupavano l’Italia. Ogni missione era un rischio enorme, ma mio nonno affrontava ogni pericolo con determinazione e speranza.
Un giorno, durante una missione di ricognizione, Nicola assistette a una scena di un giovane partigiano che veniva brutalmente interrogato e picchiato da un soldato tedesco. Senza esitazione, mio nonno intervenne, riuscendo a salvare il giovane. Lo portò in salvo nascondendosi nella foresta, dove iniziò a prendersi cura di lui.
Mio nonno possedeva una conoscenza profonda delle erbe medicinali, tramandata dalla sua famiglia. Utilizzando queste conoscenze, preparò un infuso di erbe per curare le ferite del giovane partigiano. Ogni giorno, raccoglieva le piante necessarie, creando una miscela potente che non solo guariva le ferite, ma dava anche forza e vigore.
Il giovane partigiano guarì e tornò a combattere, ma la fama delle capacità curative di mio nonno si diffuse rapidamente tra i combattenti della resistenza.
La ricetta di questo infuso speciale fu custodita gelosamente da mio nonno, che continuò a perfezionarla anche dopo la guerra. Egli stesso mi disse che per rafforzare le proprietà della miscela bisognava tenerla fuori per ben due notti sotto l’influenza dei raggi lunari. Le storie delle sue gesta eroiche e delle sue cure naturali divennero leggenda, ispirando me a seguire le sue orme. Decisi di approfondire la mia conoscenza delle erbe e delle loro proprietà, studiando ogni dettaglio della ricetta.
Col tempo, mi resi conto che volevo onorare la sua memoria e le sue gesta eroiche in modo speciale. Trasformai la ricetta dell’infuso in un liquore, aggiungendo una giusta percentuale di alcool e un tocco di dolcezza con lo zucchero. Così nacque l’Amaro Rustock, un omaggio alla determinazione e al coraggio di mio nonno e dei suoi compagni partigiani.
L’Amaro Rustock porta il nome del giovane partigiano salvato da mio nonno, figlio di padre inglese e madre italiana.
Ogni bottiglia è un tributo a Nicola e ai valori che ha incarnato: la forza, la resistenza e l’amore per la libertà e la patria, una storia di sacrificio e speranza che si riflette in ogni sorso
Oggi, l’Amaro Rustock è conosciuto in tutta Italia e oltre, ma le sue radici restano saldamente ancorate a quelle colline calabresi dove tutto ebbe inizio. La storia di mio nonno Nicola è diventata parte integrante della mia vita, ispirandomi a esplorare le potenzialità della natura e a rendere omaggio ai veri eroi. La sua esperienza durante la guerra ha plasmato il mio destino in modo che non avrei mai potuto immaginare, portandomi verso un cammino fatto di passione, dedizione e rispetto per la storia.